PEI (Piano Educativo Individualizzato) e PDP (Piano Didattico Personalizzato) a confronto: le principali differenze

Come scegliere gli strumenti compensativi e dispensativi come previsto in PDP e PEI

Published: Agosto 16th, 2023

 “La scuola è di tutti. La scuola deve essere per tutti”, lo ha ribadito recentemente anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Per questo è fondamentale che la scuola non si limiti ad essere un luogo dove si insegnano materie secondo un programma prestabilito e si assegnino voti in base ai risultati, ma che sia un luogo capace di accogliere e dove crescere, confrontarsi e sentirsi accettati per quello che si è, in un’ottica di inclusione.

La nostra Costituzione, nell’articolo n. 34, sottolinea l’importanza di garantire l’accesso all’istruzione a tutti gli studenti, senza discriminazioni di alcun tipo e il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha l’onere di rimuovere gli ostacoli che potrebbero impedire agli alunni di accedere alla conoscenza al fine di favorire la crescita personale degli studenti, non solo dal punto di vista didattico.

Una scuola davvero inclusiva non lascia indietro nessuno. Ci sono studenti con bisogni educativi speciali e con disabilità ai quali spetta di diritto un’istruzione adeguata, come a tutti gli altri. Proprio per garantire il diritto all’istruzione anche a questi studenti con necessità particolari, negli anni sono stati messi a punto due strumenti: il PEI, acronimo di Piano Educativo Individualizzato (anche definito PEP, ovvero Piano Educativo Personalizzato), e il PDP, acronimo di Piano Didattico Personalizzato.

Un tema, quello dell’inclusione scolastica, sempre più centrale nella scuola italiana, che si concretizza anche attraverso l’ultimo decreto ministeriale sul TFA Sostegno 2023, un percorso formativo in grado di fornire ai docenti le basi pedagogiche necessarie per garantire l’integrazione scolastica a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali.

Qual è la differenza tra PEI e PDP?

Abbiamo introdotto PEI e PDP come strumenti per assicurare a tutti gli studenti un’istruzione completa e adeguata. Ora cerchiamo di approfondire: PEI e PDP, le differenze quali sono?

Partiamo da una definizione più tecnica: PEI (Piano Educativo Individualizzato) e PDP (Piano Didattico Personalizzato) sono due strumenti utilizzati nel contesto scolastico educativo per supportare gli studenti con bisogni educativi speciali (BES). Entrambi i piani sono progettati per garantire un’istruzione personalizzata e adeguata alle esigenze specifiche dei singoli studenti, seppur con alcune differenze fondamentali tra i due strumenti.

Innanzitutto, il PEI è sempre obbligatorio nei casi di alunni con disabilità certificata ed è redatto sulla base di alcune informazioni necessarie per il caso particolare trattato, mentre il PDP viene formalizzato a partire da un modello prestabilito che valuta le capacità dell’alunno nelle diverse attività.

Una domanda molto comune è: cosa va attivato per gli alunni con DSA, PEI o PDP?

La risposta è il PDP, Piano Didattico Personalizzato, che viene attivato per studenti con una diagnosi certificata di DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento come dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia), secondo quanto previsto dalla Legge 170/2010 e dalle Linee Guida del MIUR.

In caso di alunni con BES (Bisogno educativi speciali) non certificati, invece, non è obbligatorio compilare il PDP, ma sarà a discrezione di docenti e genitori valutare se si renda necessario usare o meno questo strumento.

Andando un po’ più a fondo tra le differenze dei due strumenti per la didattica personalizzata in base alle esigenze dello studente, si evidenzia come il PDP sia un piano più specifico che si concentra sulle attività didattiche e sugli obiettivi di apprendimento per uno studente con bisogni educativi speciali (BES) mentre il PEI sia sempre attivato in caso di disabilità accertata. In sostanza, i due piani, PDP e PEI, sono complementari e mirano a garantire che gli studenti con bisogni educativi speciali abbiano le stesse opportunità di successo educativo dei loro colleghi.                                                                        

Riassumendo, PDP e PEI ecco le differenze: non si applica il PEI ai BES e non si applica il PEI ai DSA, bensì si utilizza il PDP in entrambi i casi con le modalità previste.  

Cos’è il PEI, Piano educativo

Il PEI è un piano a lungo termine che può coprire l’intero percorso educativo dello studente con bisogni educativi speciali, si concentra sull’individuo nel suo complesso, prendendo in considerazione tutti gli aspetti dell’educazione e coinvolge diversi attori, come genitori, insegnanti, specialisti e professionisti della salute. Richiede inoltre una comunicazione aperta e continua tra tutti gli attori coinvolti per garantirne l’implementazione. 

Dopo aver raccolto tutte le informazioni necessarie, il PEI viene sviluppato sulla base di una valutazione completa delle abilità, delle competenze e delle necessità dello studente e mira a fornire un quadro globale e completo per sostenere il successo educativo dell’alunno. Ogni istituto scolastico deve redigere un PEI dedicato per ogni studente che ne abbia necessità.

Il PEI si basa su quattro dimensioni:

  • Cognitiva, Neuropsicologica e dell’Apprendimento;
  • Autonomia e Orientamento;
  • Socializzazione e Interazione;
  • Comunicazione e Linguaggio.                                               

Il PEI viene redatto ad inizio anno scolastico per garantire fin da subito la corretta integrazione scolastica degli alunni con disturbi dell’apprendimento o del linguaggio e all’interno del piano si riporta tutta la programmazione delle attività didattiche ed educative finalizzate al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Trattandosi di un documento complesso e tarato su progressi e difficoltà dell’alunno, il PEI va aggiornato periodicamente e contiene gli obiettivi educativi che si vogliono raggiungere, gli strumenti con cui raggiungerli, le attività previste per conseguirli e i criteri di valutazione.                                         

Requisiti del PDP, Piano didattico personalizzato

A differenza del PEI, il PDP è un piano specifico e a breve termine che viene solitamente aggiornato in modo più frequente per adattarsi alle esigenze in evoluzione dello studente ed è focalizzato sull’organizzazione e sull’adattamento del curriculum scolastico per soddisfare le esigenze specifiche dell’alunno. Il PDP viene sviluppato sulla base delle informazioni raccolte nel PEI e ha l’obiettivo di trasformare le indicazioni generali fornite dal PEI in azioni concrete da intraprendere in classe, coinvolge principalmente gli insegnanti e il personale scolastico.

Una volta recepite le indicazioni fornite dal PEI, gli insegnanti lavorano al PDP per adattare il curriculum, le attività didattiche e le modalità di valutazione. E proprio gli insegnanti si occupano dell’implementazione del PDP in classe, di monitorare costantemente il progresso dello studente e di apportare eventuali modifiche necessarie in corsa.

Il PDP è sempre previsto per gli studenti con certificazione di diagnosi di DSA – Disturbi Specifici dell’Apprendimento come dislessia, discalculia, disortografia e disgrafia – e a discrezione per alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali) non certificati, ovvero di natura psicologica, comportamentale o emotiva, e per alunni che si trovino in situazione di svantaggio economico, sociale o linguistico.                                                                                                                      

Il modello PDP riporta ad esempio:    

  • l’anagrafica dell’alunno;
  • il tipo di disturbo;
  • gli strumenti compensativi previsti;
  • le misure dispensative necessarie; 
  • le attività didattiche personalizzate;
  • le forme di verifica e valutazione                          

Quali sono gli strumenti compensativi e dispensativi previsti nel PDP?

Gli strumenti compensativi e dispensativi sono definiti dalla legge 170/2010 e comprendono tutti quei mezzi che “sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria”, indipendentemente che si riferisca alla scrittura, la lettura o il calcolo, e permettono all’alunno di studiare e apprendere con efficacia le nozioni previste dal programma scolastico e nel PDP. Tra questi sicuramente la tecnologia è una grande alleata.

Grazie ai dispositivi di ultima generazione come i display interattivi e gli schermi touch per la scuola, la didattica è più inclusiva e divertente, capace di superare alcune barriere in ambito scolastico. Ad esempio, i display interattivi della linea Promethean ActivPanel LX, abbinati ai software nativi e compatibili con tutte le principali piattaforme digitali per la scuola, garantiscono un ottimo livello di prestazioni in ambito compensativo e dispensativo.

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