Bambini e ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) o bisogni educativi speciali (BES) sono al centro del dibattito scolastico. Uno dei doveri della scuola, infatti, è quello di non lasciare indietro nessuno ed essere il più inclusiva possibile. L’aumentata sensibilità verso il tema, merito anche di studi scientifici e leggi ad hoc, sia a livello nazionale che europeo e mondiale, ha portato negli ultimi anni a una maggiore attenzione da parte del corpo docente verso gli alunni con difficoltà, specialmente in tenera età, per individuare eventuali segnali in modo da poter intervenire precocemente con gli strumenti più idonei.
La tecnologia, anche in questo caso, risulta particolarmente efficace nel superare alcune barriere e rendere più efficaci le lezioni. Con l’utilizzo di software progettati appositamente per gli studenti con necessità particolari, e grazie all’ausilio degli insegnanti con una formazione professionale mirata, bambini e ragazzi con DSA o BES possono studiare e imparare insieme ai propri compagni.
Cosa sono i software di supporto educativo?
In Italia, come si legge nel documento di IPRASE (Istituto Provinciale per la Ricerca e la Sperimentazione Educativa), la legge 170/2010, “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, all’Art. 5, comma 2b, garantisce “[…]l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche[…]” per gli studenti con DSA.
Per garantire il diritto allo studio a tutti gli alunni esistono dei software specifici di supporto per gli studenti con BES o DSA. In particolare, a seconda del deficit, i programmi informatici compensativi per DSA possono supportare gli studenti nella lettura, nella scrittura, nel calcolo e nello studio in generale. Si tratta di software didattici di sostegno con funzionalità pensate appositamente per rispondere ai bisogni individuali, come sintesi vocale, riconoscimento vocale, video-scrittura, OCR (riconoscimento dei caratteri), PDF annotabili, ebook, audiolibri e fogli di calcolo. Ovviamente la scelta e l’utilizzo di questi strumenti compensativi di supporto variano in base all’età dello studente, alle sue esigenze e alla tipologia di difficoltà incontrata.
In dettaglio, i principali strumenti compensativi didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria sono:
- la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto;
- il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;
- i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;
- la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;
- altri strumenti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.
“Tali strumenti sollevano l’alunno o lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo. L’utilizzo di tali strumenti non è immediato e i docenti – anche sulla base delle indicazioni del referente di istituto – avranno cura di sostenerne l’uso da parte di alunni e studenti con DSA”, come si legge nel documento ufficiale della Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione del MIUR.
Come utilizzare il software per supportare gli studenti con difficoltà di apprendimento
Tutti gli strumenti di compensazione o potenziamento hanno l’obiettivo finale di rendere lo studente autonomo e devono essere di semplice utilizzo. Diversi studi hanno dimostrato la loro efficacia se ben impiegati, in particolare è stato riscontrato come la sintesi vocale sia uno strumento compensativo molto utile per gli studenti con dislessia. Ma attenzione: non basta far utilizzare lo strumento compensativo allo studente con DSA per ottenere risultati, perché è necessaria una formazione metodologica specifica.
Qui entra in gioco il ruolo fondamentale dell’insegnante: la sua formazione professionale dovrà permettergli di far leva sulle risorse cognitive dello studente attraverso un percorso di consapevolezza, che lo porti a mettere in atto delle strategie di autodeterminazione per lo studio. Ogni bambino o ragazzo, infatti, è unico e come tale va trattato.
Ad esempio, nei bambini e ragazzi con alcuni tipi di DSA si sono dimostrate particolarmente efficaci le mappe concettuali che permettono l’organizzazione delle informazioni attraverso l’uso di parole chiave, strategie associative e l’evidenziazione delle connessioni logiche tra i concetti salienti, anche su argomenti complessi. L’insegnante dovrà accompagnare l’alunno nella costruzione della sua mappa concettuale in modo che sia la mente dello studente a rielaborare le informazioni e immagazzinarle nella memoria, altrimenti l’apprendimento non sarà reale e duraturo.
Il docente dovrà quindi essere in grado di scegliere il miglior software educativo per supportare lo studente a seconda delle necessità individuali, e dovrà avere una totale padronanza del mezzo affinché l’alunno possa apprendere e diventare autonomo. Le Linee guida del Ministero dell’Istruzione sui DSA possono essere un valido strumento di supporto per i docenti che potranno mettere in atto la propria strategia di insegnamento e modellarla appositamente sulle esigenze del singolo studente.
Il miglior software educativo per supportare gli studenti con difficoltà di apprendimento
Tra i programmi compensativi di supporto gratuiti possiamo menzionare LeggiXme_Jr, adatto anche ai più piccoli, che include la sintesi vocale di Microsoft, Tiping Tux di Tux4Kids per imparare a digitare più velocemente, MindMomo per le mappe mentali, Incolonnabili e MatexMe per la matematica, Mathematics per la scrittura matematica (estensione di Microsoft Office). Per quanto riguarda l’utilizzo dei PDF, Adobe Reader è uno dei migliori software per leggere i contenuti in quel formato, mentre suggeriamo Kapture2text per il riconoscimento OCR, sempre con licenza gratuita e disponibile in rete.
Per una ricerca più raffinata e l’elenco dei software educativi di supporto per studenti con problemi di apprendimento, è possibile consultare liberamente il ricco Database creato dall’Istituto Provinciale per la Ricerca e la Sperimentazione Educativa (IPRASE), ente che fa capo alla Provincia Autonoma di Trento, che specifica sia le funzionalità dei singoli software che i sistemi operativi compatibili, i device su cui è possibile installarli e la loro politica di utilizzo.
E a proposito di device compatibili, i nuovi ActivPanel di Promethean, azienda leader da oltre vent’anni nella fornitura di hardware e software per la didattica, realizzati con e per gli insegnanti, sono i monitor interattivi multimediali ideali per le esigenze delle classi moderne. Inoltre, il pluripremiato software didattico ClassFlow di Promethean, basato su tecnologia cloud e arricchito di strumenti avanzati per la collaborazione in real time, offre una miriadi di opportunità ai docenti che vogliono far apprendere e, perché no, amare la loro materia agli studenti. Quiz, attività e lezioni interattive: per gli insegnanti non c’è che l’imbarazzo della scelta. Scelto da oltre 150mila istituti di 15 differenti Paesi, ClassFlow è il punto di partenza per le migliori lezioni multimediali. Dalle primarie all’università, Promethean offre soluzioni per le scuole di ogni ordine e grado. Insegnare con gli strumenti firmati Promethean significa rendere le lezioni più stimolanti e coinvolgenti, in una parola: efficaci.
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