Il Global Network delle Learning Cities UNESCO è una rete internazionale orientata alle politiche, con lo scopo di ispirare e favorire competenze e buone prassi. Dopo Torino, anche Fermo, uno dei principali distretti scolastici delle Marche, è diventata una Learning City, città dell’apprendimento, Unesco. Lo ha deciso l’Institute of Lifelong Learning, che ha sede ad Amburgo.
Una Learning City è una comunità che pone l’apprendimento continuo a fondamento dello sviluppo sociale, economico e ambientale sostenibile. L’Unesco – United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, organizzazione delle Nazioni Unite creata nel ’45 con lo scopo di promuovere la pace e la comprensione tra gli Stati attraverso l’istruzione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l’informazione – fa rientrare in questa categoria le città che coltivano una cultura dell’apprendimento per tutta la vita contribuendo così al potenziamento degli individui, all’inclusione sociale e allo sviluppo sostenibile. Oggi sono circa mille, in tutto il mondo, i membri del Global Network of Learning Cities. Lo scorso anno Lucca e Trieste sono entrate nella rete globale delle Learning Cities dell’UNESCO assieme ad altre 53 città di 27 Paesi. Fanno parte della rete adesso 230 città in 64 paesi tra cui le italiane Torino, Fermo e Palermo. I 229 membri della rete lavorano in cluster su temi chiave come l’educazione allo sviluppo sostenibile, l’equità e l’inclusione, la salute e il benessere. Durante la pandemia di COVID-19, le Learning Cities dell’UNESCO hanno lavorato a stretto contatto per condividere buone pratiche, strategie e attività per ridurre al minimo l’interruzione dell’apprendimento causata dalla pandemia.
L’UNESCO definisce Learning City una città che mobilita efficacemente le sue risorse in tutti i settori per promuovere l’apprendimento inclusivo, dall’istruzione di base fino a quella avanzata; rivitalizza l’apprendimento nelle famiglie e nelle comunità; facilita l’apprendimento all’interno del mercato del lavoro; estende l’uso di moderne tecnologie di apprendimento; accresce la qualità e l’eccellenza dell’apprendimento; promuove la cultura dell’apprendimento continuo. Così facendo, l’UNESCO incrementa la valorizzazione dell’individuo, l’inclusione sociale, lo sviluppo economico e la prosperità culturale, e lo sviluppo sostenibile.
Tra pochi giorni, si svolgerà a Yeonsu, in Corea del Sud, la quinta conferenza internazionale del Global Network delle Learning Cities. L’appuntamento è dal 27 al 30 ottobre e sarà una grandissima occasione di confronto per le città che fanno parte della rete. È evidente l’importanza di spingere sempre più città italiane a diventare Learning City. Il bando per candidarsi scade il 1° novembre: le domande devono essere presentate alla Commissione nazionale dell’UNESCO in Italia per l’approvazione e la presentazione all’Istituto per l’apprendimento permanente dell’UNESCO. Le Commissioni Nazionali possono presentare fino a tre domande di adesione alle città entro il 30 novembre 2021: i nuovi membri GNLC saranno annunciati nel febbraio 2022.